La mission di LILA Milano prevede, sin dal momento della sua costituzione, un intervento che si basa sul riconoscimento di ogni singolo individuo come persona avente dei diritti, a prescindere dal suo stato sierologico, sesso, orientamento sessuale, razza, religione, condizione economica, opinioni politiche, nazionalità. Nel corso degli anni progetti e azioni sono stati rivolti alle popolazioni più vulnerabili al rischio di contrarre l’infezione da HIV, coinvolgendo anche la popolazione MSM e, più in generale, quella LGBTQIA+. Con riferimento ai diritti delle persone Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, Queer, Intersessuali, Asessuali+ nel mondo, e anche in Italia, esistono ancora troppi limiti a una reale libertà individuale e uguaglianza di fronte alla legge, che tuteli la persona in tutte le sue dimensioni e che non la esponga al rischio di discriminazioni e stigma.
L’ambito lavorativo, sentimentale e affettivo, sessuale, sociale sono ancora investiti da episodi di omo-bi-lesbo-transfobia che mostrano che ancora molto c’è da fare per promuovere un clima di reale rispetto della dignità delle persone e di una cultura delle differenze. LILA Milano riconosce la necessità di adoperarsi per contribuire a un cambiamento non solo dell’atteggiamento dei singoli ma anche della società in termini più complessivi, un vero consenso, una partecipazione informata di ciascuno. Questo non solo per mission istituzionale ma anche nel rispetto e riconoscimento di quanto previsto dall’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che vieta - al capitolo "Uguaglianza" - la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale, rafforzando il complessivo quadro della legislazione antidiscriminatoria.
LILA Milano aderisce all’impegno europeo a combattere la discriminazione, compresa quella fondata sull’orientamento sessuale, in tutte le sue politiche e attività. La stessa Costituzione Italiana, all’articolo 3, dice che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
In LILA Milano la relazione con le persone è garantita e facilitata da un atteggiamento non giudicante. I servizi e il sostegno offerti si astengono dall'esprimere giudizi di valore rispetto all'identità, alle storie e alle scelte di vita delle persone, cercando anzi di comprenderne le regole, i valori e gli aspetti irrinunciabili.
Il nostro obiettivo è lavorare insieme all'Altro per ritrovare una situazione di benessere e non giudicare o valutare come giusti o sbagliati i suoi percorsi di vita.
PROGETTI REALIZZATI |
PERCORSI ARCOBALENO
Il progetto, finanziato da UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali a Difesa delle Differenze) ha preso avvio nel settembre 2021 ed è attivo ancora oggi.
I presupposti che hanno portato alla proposta progettuale si sono basati, tra gli altri, sui dati dell’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione europea (FRA) ed emersi da una ricerca realizzata nel 2019 sulla popolazione LGBTQIA+. Sono state intervistate oltre 140mila persone, provenienti da circa 30 Paesi (FRA - A long way to go for LGBTI equality); la ricerca ha riportato dati allarmanti per l’Italia. Il 62% delle persone LGBTQIA+ intervistate nel nostro Paese evita di tenere per mano il compagno o la compagna in pubblico e il 30% di loro si tiene alla larga da certi luoghi o certe zone per paura di essere aggredito o aggredita. Le persone LGBTQIA+ visibili nel proprio contesto sono sotto la soglia del 40%, quindi oltre il 60% preferisce vivere nell’ombra. È questa invisibilità a produrre quella vulnerabilità che rende le persone LGBTQIA+ ricattabili ed esposte a fortissime violenze psicologiche e fisiche.
Il progetto intende focalizzare il proprio intervento sul tema dell’emersione e della presa in carico delle situazioni di violenza e discriminazione che coinvolgono persone LGBTQIA+. Nonostante i dati, l’esperienza dei Centri Antiviolenza restituisce dati irrilevanti rispetto alla segnalazione e presa in carico di questo gruppo di persone; esiste inoltre una particolare vulnerabilità delle persone transgender, a maggior rischio rispetto alle infezioni sessualmente trasmissibili e alla violenza.
Obiettivo del progetto è lavorare sul binomio discriminazione-violenza per scardinare l’assenza delle voci delle persone LGBTQIA+ coinvolte, favorendo la possibilità di trovare parola e accessibilità al racconto del proprio vissuto. I principali destinatari delle azioni progettuali sono le persone vittime di discriminazione o violenza fondate sull’orientamento sessuale e/o sull’identità di genere. Il filo conduttore degli interventi prevede di adottare soluzioni capaci di rispondere trasversalmente alle diverse forme di discriminazione e violenza riferite, proponendo azioni di supporto diversificate (psicologica, legale, socio-assistenziale, lavorativa, medica).
Nell’ambito del progetto è attivo uno spazio dedicato all’ascolto e all’accoglienza di tutte le persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+ che hanno vissuto una situazione di discriminazione o che si trovano esposte a forme di violenza: Sportello Iris
E’ possibile prenotare un appuntamento collegandosi a questo link: Prenota Sportello LGBTQIA+
THE QUEER CITY
Il progetto ha la durata di 18 mesi e ha preso avvio nell’aprile 2024 (si concluderà nell’ottobre 2025). È realizzato in collaborazione con Polimi DESIS Lab, Dipartimento di Design del Politecnico di Milano (ente capofila) e ALA Milano (ente partner). Il progetto è sviluppato in collaborazione con i nove municipi del Comune di Milano e alcune associazioni della comunità LGBTQIA+ operanti sul territorio milanese (CIG Arcigay Milano, A.GE.D.O Nazionale, Nina’s Drag Queens - Aparte Soc. Coop., Famiglie Arcobaleno, PoliEdro, Polihero, GayMiN Out e Pride Sport Milano). A partire dal lavoro degli studenti del corso “Temporary and Inclusive Urban Solutions” (TIUS), Corso di Laurea Magistrale della Scuola del Design del Politecnico, saranno sviluppati in modo più strutturato e permanente i progetti più meritevoli delle edizioni TIUS 2024 e 2025. Saranno consolidati e realizzati i concept progettuali migliori, che siano in grado di diffondere, tramite spazi, attività e performance, la cultura, i valori, e le istanze delle rivendicazioni queer all'interno di vari quartieri della città, in stretto contatto con le realtà locali, promuovendo la sensibilizzazione civica sui temi legati alle rivendicazioni queer e l'autodeterminazione, la lotta alle discriminazioni legate al genere e alla sessualità, l'educazione affettiva e sessuale.
CENTRO IRIS
Il progetto è realizzato in collaborazione con Fondazione Somaschi ed è stato finanziato attraverso il Bando57 di Fondazione Comunità Milano. A sua volta, in sinergia con le attività previste da Percorsi Arcobaleno, le azioni che propone sono orientate a fornire aiuto e supporto alle persone LGBTQIA+ vittime di violenza, maltrattamenti o discriminazione. L’attività principale dello Sportello riguarda azioni di ascolto, accoglienza e informazione in merito alle conseguenze della violenza, alla gravità della situazione e al diritto della persona di essere tutelata e protetta attraverso la presa in carico ed un’eventuale segnalazione ai servizi territoriali di riferimento. In particolare si è posta attenzione al tema della doppia discriminazione vissuta dalle persone transgender che, oltre a vivere di frequente situazioni di sfruttamento sessuale, sono anche vittime di violenza intra-familiare. Il progetto individua alcune categorie di beneficiari diretti delle azioni: in primo luogo le persone LGBTQIA+, italiane e straniere, vittime di discriminazione e violenza. Ulteriori beneficiari sono rappresentati dagli operatori (educatori, operatori sanitari e socio-sanitari) delle realtà pubbliche e private del territorio dell’area metropolitana milanese e le diverse articolazioni di servizi impegnati per e con le persone LGBTQIA+.
MAI PIU SOL*
Il progetto, finanziato da UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali a Difesa delle Differenze) ha preso avvio nel maggio 2023, ha la durata di 6 mesi ed è attualmente ancora in essere.
Le attività realizzate nell’ambito di Percorsi Arcobaleno hanno ispirato l’idea di realizzare una campagna di comunicazione che consentisse di denunciare le difficoltà che ancora oggi le persone LGBTQIA+ si trovano a dover affrontare e, nello stesso tempo, di rendere visibili esperienze personali di empowerment, forza, fiducia.
Obiettivo del progetto è realizzare una campagna per promuovere l’esistenza, all’interno della comunità LGBTQIA+ e più in generale nell’opinione pubblica, delle risorse disseminate nel territorio italiano (centri di ascolto e case rifugio) attraverso lo strumento del podcast, con cui si intende restituire uno spaccato delle tante sfaccettature che violenza e discriminazione possono assumere in diversi contesti di vita (scuola, casa, istituzioni, vita sociale e affettiva). Nei podcast saranno raccontate le storie di ragazzə che hanno trovato aiuto presso lo Sportello antidiscriminazione e/o violenza Iris di Milano (Sportello Iris), nato dalla collaborazione di Fondazione LILA Milano e Fondazione Somaschi con il sostegno di UNAR. Ogni episodio del podcast si focalizzerà su un tema specifico; la pubblicazione e messa in onda, una volta preso avvio, avrà cadenza settimanale. Saranno proposte storie in cui si valorizzano le risorse e le capacità delle persone che, con determinazione e coraggio, sono riuscite a uscire da un momento difficile della propria vita.
La campagna è stata realizzata grazie alla preziosa collaborazione con l’agenzia di comunicazione Dare Studio Milano.
Se ti trovi in una situazione di violenza e/o discriminazione e ritieni di avere bisogno di supporto, puoi prenotare un appuntamento con un operatore dello Sportello Iris: Prenota Sportello LGBTQIA+